CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
poté frenarsi e parlare, disse ai carbonai: - Affidatemi questo ragazzo. Lo porto via con me; ne farò un gran signore. Neppure al Re in persona
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
col martello caldaie, pentole, paioli, padelle sopra la incudinetta a palo fissata nel suolo; e continuando a lavorare, dava la voce ai passanti di sua
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
aveva dovuto mettersi in casa una vecchia donna, perché badasse alla disgraziata. La balia l'aveva tenuta con sé fino ai dieci anni. Poi, una mattina
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
questi egli affrontava con un ardimento che non lo faceva badare ai pericoli a cui si esponeva. Il Re viveva in angoscia finché non lo vedeva
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
conto. I primi a non aver niente siamo noi. - No, non mi piace. Ci son tanti poveretti a questo mondo ... - Daremo una parte ai poveri; hai ragione. E
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
un figlio, e sarà uomo e sarà uccello ... - Che disgrazia, Fata Splendore! - ... fino ai vent'anni, Principessa. Poi diventerà un bel giovane, ma dopo
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
trovava mescolata e li buttava via senza metterne in bocca neppur uno. Dunque le monetine d'oro erano mescolate ai lupini! E come mai egli non le aveva
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
camicia della Reginotta; Fuso mio, trotta e gira, Le lenzuola della Regina; Gira e trotta, fuso mio, Corda ai piedi a chi dico io! Le vicine, sempre
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
momento in cui aveva messo il piede in quel paese, e non sapeva spiegarsi perché ai suoi ringraziamenti tutti rispondessero: - Dobbiamo anzi
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, e un gallo con dodici galline. Campavano senza stenti, lavorando da mattina a sera, non lamentandosi mai, facendo anche un po' di bene ai più poveri